Ineffabile (II) – Pozzi, Orelli

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CONFIDARE

Ho tanta fede in te. Mi sembra
che saprei aspettare la tua voce
in silenzio, per secoli
di oscurità.

Tu sai tutti i segreti,
come il sole:
potresti far fiorire
i gerani e la zàgara selvaggia
sul fondo delle cave
di pietra, delle prigioni
leggendarie.

Ho tanta fede in te. Son quieta
come l’arabo avvolto
nel barracano bianco,
che ascolta Dio maturargli
l’orzo intorno alla casa.

(di Antonia Pozzi, da “Poesia che mi guardi”, a cura di Graziella Bernabò e Onorina Dino, p. 296, Luca Sossella editore, 2010)

*

IL CALICANTO

Stride ardendo nell’orto la domenica.
«Dio vuole ch’è domenica.» Tu esci,
segui la foglia, ch’esita,
come da te staccata, e fa il suo viaggio
verso una bruna collina.
Ripensi a chi più franco s’incammina
sotto il suo cielo.
Stringi per lei nella mano un rametto
di calicanto, vivi in questo odore.

(di Giorgio Orelli, da “Tutte le poesie”, a cura di Pietro De Marchi, p. 25, Oscar Mondadori, 2015).





Foto in copertina di Luisa Mazza, Grafiche lunari, 2023

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