Noi passiamo evanescenti: sotto archi
soleggiati, cercando l’ultima
conciliazione, la promessa di un’era
più grandiosa. Nessuno ci domanda
questo ruotare attorno del pensiero
cosa sia all’estremità impossibile
di eventi che non raggiungeremo.
Come può essere importante un momento
che ci giunge vuoto: noi nell’acqua
contro il muro, una distesa semibuia
che ci vuole più presenti, in assoluta
coscienza. Da qui sentire provenire
il dire balbettato di un destino
che non sappiamo fingere, ma in cui restiamo.
*
Siamo nelle mani di chi ci chiama
fuggendo; di chi seduto ci ordina
il cammino. Minuscoli per vie
traverse arriviamo dove arrivano
i cani, né sappiamo dove porti
questa vita chi non riesce a unirsi,
disperso che rimane in un tragitto
orribilmente lungo. Questo solo
tra molte interruzioni. Aspettare
una telefonata. Di questo solo
sappiamo essere fatto l’universo.
*
Passiamo provvisori tra gli echi
della costruzione; la vita nella
strada che separa la casa di oggi
da quella di allora. L’identico
in due luoghi, camminarci in mezzo,
traversata. Come pipistrelli d’ombra
sapere l’impossibilità di essere
celesti, ma un umore confessato
senza freni a chi è già andato via.
Quanto potrà ancora succedere:
uscire allo scoperto, spegnersi
lentamente e poi di colpo, capire
infine chi non è mai esistito
ma ci ha attraversato, disperdere
la volontà di farsi grandi. Siamo
solo andare bagnati verso il sole;
verso la casa una strada a memoria.
*
Le ragioni sono attaccate a chi
le cerca; noi siamo nel bosco
senza identità, sulla terza via.
Qui gli alberi danno frutto senza
altre affermazioni. Questo lutto
tutte le volte in cui tu appari
casualmente. Lontani adesso da chi
nega e da chi implora; cercando
il ballo nell’incontro, la tua ombra
fuggitiva. Poter tacere la confusione;
le certezze che non danno frutto.
Carola Allemandi (Torino, 1997) è fotografa e autrice.
Scrive di fotografia per alcune testate come «Doppiozero», «Siamomine» e «Discorsi Fotografici». Cura l’editoriale di fotografia “Il contatto degli occhi col reale” per la rivista «Torino Magazine» e la rubrica “Pellicole di Poesia” per il blog «ParolaPoesia». Nel 2022 è uscita la sua prima raccolta poetica, Sembrava il Sole, edita da Progetto Cultura.
