Portosepolto #15: Ilaria Amodio

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Portosepolto #15 (esordio): Ilaria Amodio, Foglia e Radice (peQuod, 2023)


“Mi sfiori il grembo come mio padre
sfiorò il grembo di mia madre
e nella carezza le voci
di fanciulli, tinte di paesaggi
crepuscoli e lune che verranno
c’è una mappa nelle nostre mani
e nell’unirsi, forse ignorano
già d’appartenersi”

Foglia e Radice è la prima prova poetica di Ilaria Amodio. Si tratta di un viaggio attraverso luoghi, volti e memorie dove misterioso è il richiamo delle proprie radici e di ciò che è ancora un porto sconosciuto come una foglia che si stacca dal ramo nella sua ora crepuscolare.
Ma non vi sono confini delimitati: dalle vie di una città al solco sulla mano, tutto si compie e riconduce a un ciclo di cui ognuno è partecipe.
E in questa camminata un grido attraversa il mondo: esso tenta di afferrarsi e di resistere allo scorrere del tempo, esso si fa consapevolezza individuale – e collettiva- di una perdita, il tentativo di ricucire la ferita.
(Dalla presentazione dell’opera da parte della poetessa)




Ilaria Amodio è nata l’8 febbraio 1994 a Milano. Vive nell’entroterra di Rimini dall’età di nove anni. Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’università di Bologna, nel 2017 è finalista al “15° Premio Nazionale Biennale di Poesia Agostino Venanzio Reali” per la sezione giovani.
Nel 2019 è vincitrice del “Premio Nazionale di Poesia E. Cantone” riservato ai giovani e vincitrice del “Premio di Poesia Vita alla Vita” under 30.
Suoi testi sono apparsi su “Atelier Poesia online”, “Laboratori Poesia”, “Poeti Oggi”.
Foglia e Radice è la sua opera prima.

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