“Vorrei avere la geometria delle foglie”: Cristina Martini

Autore/a cura di:

Da Nella terra delle tasche (Firenze Libri, collana Fuori Stagione, 2022)


Se per il vento, ti virasse al largo il passo,
non maledica la chiglia,
l’onda e la tempesta.
Che per la gioia,
costeggiare la noia
è la via più lunga.

*

La cima ha mollato la bitta sicura
e la prua
all’ondosa paura di mancare
alla grazia dei fondali.

*

Un altro mondo in questo
se non una sopra l’altra
canta ogni voce, e le dita
le nutre la luna.
È un altro,
quello con il cielo già fatto
che l’attesa
dà un corpo al tempo,
piccolo tanto
da perdersi in un seme.
È in questo.
Un altro mondo.

*

Vorrei avere la geometria delle foglie.
Della pozzanghera, la semplicità.
Riflettere un preciso spicchio di mondo
e seccarmi, alle fiamme giuste del sole.
Vorrei avere quel passo
che non sia leva, né sasso.
La pazienza del corrimano
su cui scivolano le fatiche.
Far pace coi muri, vorrei
scambiarsi le crepe
riempirle di fango.
Ma i miei capelli hanno vie contorte
mi tradiscono.
Loro sanno, dove tira il vento.

*

Ci vuole tutta la forza dello stelo
per sostenere, della corolla
le ultime vanità.
L’odore assoluto della neve
attende ancora, nell’altra parte della clessidra.
Il cielo ha smesso di chiedere, ora
permette la mietitura di grano e desideri.
Si scambiano gli altrove.
Entrano nelle case ad implorare aria.
Un richiamo di madre,
lanciato dal balcone, ferma
il rimbalzo di una palla e la noia
di una bici appoggiata al muro.
Chi non porta dentro ogni intemperia,
nasce e muore una volta sola.
Forse, la bella stagione
è solo un punto di vista.

*

Io che tremo alla caviglia
nel deraglio dei passi
ritrovo la piazza dei ricordi.
Me sola aspetta
da sotto ai tetti
dove piove ancora.

*

Si nasce piano e sottovoce
tra maglie strette,
bacini contratti. Nei pugni
un miscuglio di terra e capriole.
È il sonno destato di un seme
questa porta che spalanca allo specchio.
Una chiave si spezza
nel chiuso della serratura.




Cristina Martini (Empoli 1974) vive a Certaldo (Fi) e frequenta la Scuola di Poesia condotta dal poeta Massimiliano Bardotti. Di recente uscita la sua prima raccolta di poesia “Nella terra delle tasche” per la collana Fuori Stagione della Firenze Libri.





Fotografia in copertina di Claudia Castanò

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