“Lucidarle una alla volta le parole/con un panno e la mano che trema”: Laura Corraducci

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Da Il passo dell’obbedienza (Moretti e Vitali, 2020)


la casa che abiti non ti appartiene più
cade polvere dai muri e dagli occhi
sulle favole raccontate ai bambini
eppure vedi sei il solo che ritorna
nei fiori bianchi di questa primavera
per riannodare ogni filo con le mani
a ricordare che il coraggio dell’amore
si nasconde sempre nel timore della resa

*

lucidarle una alla volta le parole
con un panno e la mano che trema
mentre le tengo chiuse fra le dita
così finisce sempre che qualcuna
scivola per terra e si frantuma
per quanto provi a ricomporla
so bene che non tornerà mai una
non farò che arrivare anche stasera
davanti alla porta con un canto rotto
a cercarti nella linea della fronte
la bellezza antica di una profezia

*

cerchiamo sempre il sale anche nei giorni
di tempesta il sale che ci bruci gli occhi
e le facce sollevate in alto ad inseguire
le onde chiare che fa il vento con le vele
su questo mare profondo solo un pomeriggio

*

naviga a occhi spenti il capitano
il tempo insonne è sceso dalla barca
le parole le ultime che ha scritto
sono sacchi di sabbia sulla costa
all’ombra di una colpa senza nome
muore in un azzurro da farsi celebrare
con il cielo che cade dritto sulle vele

*

“ai bambini deceduti sul piazzale Spalato a Pesaro (oggi piazzale degli Innocenti) il 17 novembre 1943 a causa di una bomba lanciata, per errore, dai soldati tedeschi dal colle San Bartolo (che domina sulla città) durante un’esercitazione militare a segnale di fine coprifuoco già avvenuto e chiaramente udito della popolazione”

a novembre in città a volte c’è il sole
e il mare profuma come in estate
lo guardo di giorno da in cima alla strada
ma vicino la spiaggia non ci lasciano andare
e sogno le navi azzurre oltre la costa
fra un mese a Natale forse torna mio padre
che la guerra dicono è corta solo sui libri
Carlo mi ha prestato le sue biglie di vetro
e un giorno magari mi porta a pescare
ma al nonno gli han rubato la barca giù al porto
e piange solo di notte per non farsi vedere
dal colle al mattino si sentono i tuoni
e il sole s’annera nell’arco del cielo
io ho imparato a tenermi il cuore
fermo nel seno muto di mia madre

Sandro dice che poi quando passa
si scende e si gioca tutti in piazzetta

*

poi c’è una terra che è tua solo d’estate
quando il sole di luglio sa di vento d’autunno
con un dramma recitato in mezzo al cielo
questa lingua che spinge aria nella gola
e un odore acre di cannella sulle labbra
lasciami ora al ciglio di questo bosco
dentro labirinti di verde senza uscita
dove la casa non conosce porta
ed io possa entrare senza chiave

*

quando le sedie rimangono vuote
io vedo questo abito farsi più scuro
e nessuno ricordare più il mio nome
allora allora sento la vita compiersi ancora
insieme al dolore bagnato di un fiore
nel passo danzante dell’obbedienza





Laura Corraducci è nata a Pesaro nel 1974 dove risiede, è insegnante di inglese.
Nel 2007 pubblica il suo primo libro di poesie con Edizioni Del Leone dal titolo Lux Renova.
Suoi inediti sono apparsi su Punto Almanacco della poesia italiana 2014, edizione Puntoacapo, Gradiva con nota critica di Giancarlo Pontiggia, Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea 2, Raffaelli editore.
Dal 2012 organizza, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della sua città, la rassegna poetica “Vaghe stelle dell’Orsa” dedicata alla poesia contemporanea italiana e straniera che ha visto come ospiti fra i poeti più importanti del panorama letterario italiano e straniero.
Nel 2015 per Raffaelli editore pubblica la sua seconda raccolta poetica dal titolo Il Canto di Cecilia e altre poesie che si classifica al secondo posto nel concorso poetico “Premio di poesia Camposampiero 2016”.
Ha scritto e portato in scena il recital poetico “Dell’amore, della parola e di altri tormenti”.
Sue poesie sono state tradotte in lingua spagnola, inglese, olandese, rumena, francese e portoghese.
Ha tradotto il libro Dire sì in russo della poetessa inglese Caroline Clark, poesie della poetessa turca Muesser Yehniay e del poeta americano Bill Wolak.
E’ stata ospite per la Giornata Mondiale della Poesia all’IIC di Cracovia nel 2018 e a diversi festival internazionali di poesia.
Il passo dell’obbedienza (Moretti e Vitali, 2020) è il suo terzo libro di poesie presentato nel febbraio 2021 all’ICC di Bruxelles per l’associazione italo- belga “Allez les Marche, italiani a Bruxelles”.






In copertina: scultura di Jean Pierre Augier

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