Occaso: voci poetiche dal Portogallo (XXXIII) – Fernando Pessoa

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Sono qui tradotte in italiano quattro poesie e una prosa poetica di Fernando Pessoa, con testi originali e nota biografica a seguire, nell’occasione dei novant’anni dalla morte del grande poeta portoghese, avvenuta a Lisbona il 30 novembre 1935.

La morte è la curva della strada,

morire è solo non esser visto.

Se ascolto, odo i tuoi passi

esistere come io esisto.

La terra è fatta di cielo.

La menzogna non ha nascondiglio.

Mai nessuno s’è perso.

Tutto è verità e cammino.

Fernando Pessoa

[A morte é a curva da estrada, / Morrer é só não ser visto. / Se escuto, eu te oiço a passada / Existir como eu existo. // A terra é feita de céu. / A mentira não tem ninho. / Nunca ninguém se perdeu. / Tudo é verdade e caminho.]

***

Alta va nel cielo la luna della primavera.

Penso a te e dentro me sono completo.

Corre per i vaghi campi fino a me una brezza leggera.

Penso a te, mormoro il tuo nome; e non sono io: sono felice.

Domani verrai, verrai con me a cogliere fiori nel campo,

e io camminerò con te nel campo per vederti cogliere fiori.

Io già ti vedo domani a cogliere fiori con me fra i campi,

ma quando verrai domani e camminerai con me realmente per cogliere fiori,

ciò sarà per me un’allegria e una novità.

Dal Il Pastore Amoroso di Alberto Caeiro

[Vai alta no céu a lua da primavera. / Penso em ti e dentro de mim estou completo. // Corre pelos vagos campos até mim uma brisa ligeira. / Penso em ti, murmuro o teu nome; e não sou eu: sou feliz. // Amanhã virás, andarás comigo a colher flores pelo campo, / E eu andarei contigo pelo campo a ver-te colher flores. // Eu já te vejo amanhã a colher flores comigo pelos campos, / Mas quando vieres amanhã e andares comigo realmente a colher flores, / Isso será uma alegria e uma novidade para mim.]

***

Per esser grande, sii intero: niente

               di te esagera o escludi.

Sii tutto in ogni cosa. Poni quanto sei

               nel minimo che fai.

Così in ogni lago la luna tutta

              brilla, perché alta vive.

Dalle Odi di Ricardo Reis

[Para ser grande, sê inteiro: nada / Teu exagera ou exclui. / Sê todo em cada coisa. Põe quanto és / No mínimo que fazes. / Assim em cada lago a lua toda / Brilha, porque alta vive.]

***

Scritto in un libro abbandonato in viaggio

Vengo dalle parti di Beja.

Vado verso il centro di Lisbona.

Non porto niente e non troverò niente.

Ho la stanchezza anticipata di quel che non troverò,

e la saudade che sento non è del passato né del futuro.

Lascio scritta in questo libro l’immagine del mio intento morto:

Fui, come gli erbaggi, e non mi colsero.

Álvaro de Campos

[Escrito num livro abandonado em viagem // Venho dos lados de Beja. / Vou para o meio de Lisboa. / Não trago nada e não acharei nada. / Tenho o cansaço antecipado do que não acharei, / E a saudade que sinto não é nem no passado nem no futuro. / Deixo escrita neste livro a imagem do meu desígnio morto: / Fui, como ervas, e não me arrancaram.]

***

L’anima mia è un’orchestra occulta; non so che strumenti suoni e sfreghi, corde e arpe, timpani e tamburi, dentro me. Mi conosco soltanto come sinfonia.

Dal Libro dell’Inquietudine, attribuito a Bernardo Soares

[Minha alma é uma orquestra oculta; não sei que instrumentos tange e range, cordas e harpas, tímbales e tambores, dentro de mim. Só me conheço como sinfonia.]

Fernando António Nogueira Pessoa (Lisbona, 13 giugno 1888 – Lisbona, 30 novembre 1935) è il più universale fra i poeti e gli intellettuali portoghesi. La caratteristica che lo rende un unicum nella storia della letteratura è la sua cosiddetta eteronimia, ossia, la pratica letteraria di sdoppiarsi e moltiplicarsi in numerosi scrittori fittizi, amici immaginari e alter ego, gli “eteronimi”, appunto, ai quali si affianca Pessoa in quanto sé stesso, o Pessoa “ortonimo”. Autore prolifico in versi e prosa, poeta e pensatore, Pessoa è lo scrittore più celebrato della lingua portoghese, la sua opera essendo tradotta in più di cinquanta lingue. Fra le sue opere più note, il libro in versi Mensagem [Messaggio] (1934) e il Livro do Desassossego [Libro dell’Inquietudine] (1982, edizione postuma). Le poesie qui pubblicate sono state tradotte a partire da documenti e manoscritti d’archivio, custoditi presso la Biblioteca Nazionale del Portogallo.

La foto-ritratto è tratta da Wikimedia Commons, mentre la foto di copertina raffigura un dettaglio dell’opera di arte di strada di Kusca, la quale si trova a Lisbona.

Occaso: voci poetiche dal Portogallo è una rubrica di bottega portosepolto, a cura, con traduzioni e foto di Fabrizio Boscaglia, salvo ove diversamente indicato.