Da Dove tutto affiora, Undici variazioni dell’Apocalisse (alla chiara fonte, 2009)
Ogni settimo istante delle cose
un fiato più sospeso, poi la girandola
di vocali tenute per anni, rivolte
al tratto di cielo visibile,
al suo ordine alfabetico.
Alle spalle, dove tutto risuona
colpirà con voce fantastica
alla cieca, a strappo, pelle
contro pelle, non ti stupire,
così adesso, proprio adesso
è questa luce di semaforo
a decidere un paradiso feroce
… qui, dove tutto affiora
e sprofonda,
a specchio della nostra ombra.
*
Il mondo tolto all’improvviso
spento nel suono, nel suo squarciagola.
Anche se l’istante non finirà mai
di squillare con la tromba, la settima.
Sempre lo stesso momento che non passa
tutte le apparizioni finite
alle spalle.
Quel dondolio che ora ci culla
è tempo che eredita il tempo
confrontato, giudicato in cerchio.
Verrà ed è adesso.
E aggiunge. Trombe del ricordo,
sopra uno strano mare rigido di vetro
dove l’acqua non bagna
le mani, non batte gli scogli, non
ti risale.
*
Nulla da raggiungere.
Finite le peripezie, gli svelamenti
di nudità, le staffilate al cuore
gli incantesimi in aria.
Non te li ricordi,
soffiati via dalle due narici
ugualmente commosse,
umide di fiato, di parole.
Tutta la vita sfociata nei volti
che la scrittura ricopre.
Viene un’ora ma è sempre adesso.
*
Le gole invisibili
impediscono all’aria di tornare
e far musica per questo teatro
di stragi. Una musica di boato.
Preme come una volontà,
vita senza nome.
Dalla parola morente viene
sempre più ombra e noi
ci teniamo stretti, pronti
per l’unisono di quest’ombra.
Fuori, è rimasta la tua Renault,
lamiere lucide come stelle, aperte
ai fuochi
mentali che scottano la bocca.
Fuori sembra un altro mondo.
Ma senza fretta, un dio semplice
sapiente di sigilli ha chiuso
nell’amen
tutte le fessure, tutte, ad una ad una.
Noi debitori di un senso all’eterno
capofitto
di questo e di tutti i fuochi.
Dario Capello è nato nel 1949 a Torino, dove vive. Si è occupato di poesia e critica letteraria. Ha pubblicato le raccolte di poesia Il corpo apparente (CDC, collana Niebo a cura di Milo De Angelis, 2000 – Premio Dario Bellezza 2001 per l’opera prima), Nel gesto di scostarsi (Dialogolibri, 2001), Caput vertiginis (Weber & Weber, 2002), Le assenti (Château de Rosemonde, 2005), poi inclusa in Vanità del tema (Viennepierre, 2007), Dove tutto affiora (Undici variazioni sull’Apocalisse) (alla chiara fonte, 2009), La valigia di Leucò (Casaccia, 2013), La indovini agli sbocchi (in fluire, alla chiara fonte, anno I, volume 1, settembre-ottobre 2020, inserto nr. 2). Per la saggistica ha pubblicato Torino, da Nietzsche a Gozzano (Unicopli, 2003) e Amante vertiginosa. Torino in 12 movimenti (Casaccia, 2010).
Fotografia in copertina di Viorel Voicu
