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La lingua degli uccelli (XXV)- Il Cigno: divino, elegante, obeso e crudele (ovvero ogni poeta vede il mondo a modo suo)
(con poesie di Arturo Graf, Grytzko Mascioni, Paolo Valesio, Fabio Pusterla e Giuseppe Conte) In quella che è forse una delle più celebri poesie, non solo sul Cigno ma sull’intero regno degli uccelli, The wild swans at Coole, I cigni selvatici a Coole William Butler Yeats ammira quelle «brilliant creatures[1]»…