Portosepolto #28: Nicoletta Carlan

Autore/a cura di:


Portosepolto #28: Nicoletta Carlan, Staccarsi dalla roccia (peQuod 2025)





Nicoletta Carlan è una poetessa che vive interamente ogni verso che scrive. Non conosce l’idea di finzione artistica, non sa nemmeno che esiste. Ogni parola che è in questo libro è carne della sua carne, suo sudore e fatica, scorre vivo il sangue nei versi della poetessa. Parola autentica, che matura dall’esperienza del vivere quotidiano.

(dalla prefazione di Massimiliano Bardotti)

*

Il bosco

Apre sentieri nel buio.
Così lo sguardo allarga il respiro.
Come buccia di banana a concimare il limone, 
l’Amore a schiudere di noi i giacigli dispersi tra le foglie.











Nicoletta Carlan è nata a Valmontone l’ 8 marzo del 1977, si è laureata in Tecnologie Alimentari e ha lavorato in una nota azienda vitivinicola, ha vissuto nella campagna di Velletri per poi trasferirsi nel 2016 a Firenze dove attualmente vive, fa l’insegnante di yoga. E’ una meditante, ha frequentato la “Scuola di Alta Formazione in Accompagnamento Spirituale nella Malattia e nel Morire” è ed è una volontaria dell’associazione “Io resto vicino a te” e del percorso “ La Casa del Grano”, si dedica al teatro e alla pittura e ha due passioni: la cucina veg e creativa e la cura per l’orto e le piante. La poesia è sempre stata presente nella sua vita ma più come espressione intima, dopo l’incontro con i laboratori di Massimiliano Bardotti ha compreso che anche la sua poesia poteva essere utile a riempire di significato anime che si sono descritte come vasi svuotati. Ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie “Intuizioni di percorso e piccoli incidenti” per la casa editrice Firenzelibri nel 2023, una sua poesia è stata tradotta in spagnolo per il Centro Cultural Tina Modotti. Collabora come redattrice alla collana di poesia Fuori Stagione.