Qualcuno che canti le follie di Dio (IX) – D’amore, di danza e d’armonia

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Danzate, ovunque voi siate, dice Dio,
perché io sono il Signore della danza:
io guiderò la danza di tutti voi.
io guiderò la danza di tutti voi.
Dovunque voi siate,
io guiderò la danza di tutti voi.
Io danzavo
il primo mattino dell’universo,
io danzavo circondato dalla luna,
dalle stelle e dal sole,
disceso dal cielo danzavo sulla terra
e sono venuto al mondo a Betlemme.
Io danzavo per lo scriba e il fariseo,
ma essi non hanno voluto seguirmi;
io danzavo per i peccatori,
per Giacomo e per Giovanni,
ed essi mi hanno seguito
e sono entrati nella danza.
Io danzavo il giorno di sabato,
io ho guarito il paralitico,
la gente diceva che era vergogna.
Mi hanno sferzato
mi hanno lasciato nudo
e mi hanno appeso ben in alto
su una croce per morirvi.
Io danzavo il venerdì,
quando il cielo divenne tenebre.
Oh, è difficile danzare
con il demonio sulle spalle!
Essi hanno sepolto il mio corpo
e hanno creduto che fosse tutto finito,
ma io sono la danza
e guido sempre il ballo.
Essi hanno voluto sopprimermi
ma io sono balzato ancora più in alto
perché io sono la Vita
che non può morire:
e io vivrò in voi e voi vivrete in me
perché io sono, dice Dio,
il Signore della danza.

Sidney Carter


Non avevo ancora deciso quale poesia proporre per questo nuovo appuntamento. Di certo non questa, che non avevo mai letto prima (non avevo mai nemmeno sentito parlare del suo autore). Poi mi sono imbattuto in uno dei sempre bellissimi post di Marta Bergamasco, su Facebook, e sono rimasto incantato da questo canto d’amore e d’armonia. Proprio vero, ho pensato, che il caso non esiste, e che siamo immersi in una danza misteriosissima…

In ogni tradizione, fin dai primordi, gli esseri umani hanno danzato. Seguendo un ritmo, un canto, un’armonia, una musica. Ci sono danze rituali, sacre, ludiche, sportive, artistiche. E c’è una caratteristica fondamentale: l’armonia. L’armonia dei movimenti del corpo, o solo di una parte di esso. Un’armonia attraverso la quale tutto ha avuto origine. Perché l’armonia è amore, e senza amore non può nascere niente.

Dio è certamente maestro di danza e ci chiama a una danza più profonda e radicale di qualsiasi altra: la vita.
Vivere è danzare, muoversi nel mondo, entrare in relazione con le altre persone, lavorare. Se alla fine dei nostri giorni potessimo riguardare tutti i nostri gesti ne verrebbe fuori una coreografia. Il punto è: che genere di coreografia?

“Tutto canta e grida di gioia”, così si conclude uno dei salmi che più amo. Tutto canta, ogni creatura, anche quelle che ci sembrano silenziose.
La pietra e il rosmarino.
Tutto canta e grida di gioia.
Ma per poter danzare al ritmo di quel canto, è prima di tutto necessario sentirlo. La nostra vita, immersa nella confusione quotidiana, piena di rumori, di suoni spesso disarmonici, tutta la nostra vita consumata in uno sfrenato consumare, immersa in un materialismo che ha appesantito i nostri passi, non sa più danzare, perché non sente più la musica dei pianeti, il canto d’amore di tutte le creature.

Allora ripartiamo da qui! Dal desiderio di tornare a sentire il suono segreto della montagna, la canzone della quercia, la musica che accompagna la fioritura del ciliegio, così da poter di nuovo danzare con la nuvola, con la brezza, con il mare…

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